Le principali caratteristiche di un utensile per cottura in alluminio sono l’elevata conducibilità termica e la leggerezza.

Il pentolame in alluminio viene generalmente prodotto tramite stampaggio a freddo di dischi piatti (tramite l’utilizzo di presse) o in rari casi (come un paiolo fuso) tramite fusione in stampi.

La malleabilità, leggerezza ed alta conducibilità termica rendono l’alluminio largamente utilizzato per la produzione di pentole, padelle, tegami ed altri utensili da cucina.

Oggi risulta essere il materiale più utilizzato nella ristorazione. In particolare l’alta conducibilità termica è un elemento essenziale per una buona pentola, in quanto:

• Consente un’efficace regolazione della temperatura.

• Consente la distribuzione del calore in modo uniforme, sia sul fondo che sulle pareti della pentola.

• Riduce il rischio di surriscaldamenti nella parte centrale dello strumento di cottura e conseguenti bruciature.

L’aspetto che ne limita l’uso casalingo, è la non idoneità al lavaggio in lavastoviglie, a meno che sia rivestito in antiaderente all’interno e trattato all’esterno.

La qualità di una pentola in alluminio cresce al crescere dello spessore dell’utensile, solitamente compresa tra i 2mm e i 5mm. Al crescere dello spessore infatti:

• Cresce la capacità di distribuzione del calore in modo uniforme, diminuendo la formazione dei cosiddetti “hot spots”, ovvero punti dove la temperatura è più alta.

• Diminuisce la probabilità che l’utensile si deformi diventando convesso, ciò genererebbe instabilità dell’utensile e minore praticità nell’utilizzo.

Il pentolame in alluminio non è adatto di per sé all’utilizzo su piani cottura ad induzione, per adattarlo a tale uso, al pentolame viene generalmente applicato un piattello ferromagnetico che a contatto con il piano ad induzione, trasmetterà il calore alla pentola.